sabato 16 luglio 2011

Road to Ruin The Ramones (Sire records 1978)













Siamo nel 1978, l'eruzione vulcanica del Punk Rock si sta esaurendo per tornare a covare la sua rabbia nelle viscere della terra ed i Ramones si trovano alle prese con un disco nuovo, dopo il successo di Rocket to Russia e del tour successivo, immortalato nello storico It's Alive. Perdipiù Tommy, il batterista lascia l'attività live, stanco della vita on the road, per dedicarsi alla produzione dietro la consolle.
Con queste premesse nasce il quarto lavoro della band, Road to Ruin, un album controverso, caratterizzato da luci ed ombre, ma che sarà fondamnetale per il nuovo corso dei Fast Four,che li proietterà negli anni 80, facendoli sopravvivere al punk rock da loro stessi inventato.
Dietro la batteria si siede Mark Bell, subito ribattezzato Marky Ramone, fondamnetale tassello che seguira la band per i successivi vent'anni. creando uno stile unico,più dinamico e orientato verso l'hard rock.
Infatti nei solchi di RtR troviamo un sound differente rispetto i primi tre dischi, un sound più orientato verso il rock, come nei riffoni potenti di It's a Long Way Back e tante concessioni al pop, nell'eterna ricerca della hit immortale, dato che Joey e soci sono ben consci delle possibilità di creare splendidi gioielli melodici.
Ed allora ecco Don't Come Close e She's the One, veloci e sbarazzine, cosi come la cover di Needles and Pins, del repertorio dei Searchers, tributo agli ann'60 tanto amati da Joey Ramone, che grazie alla sua splendida voce rende questo pezzo un vero capolavoro, uno dei primi pezzi acustici dei Ramones.
Inoltre troviamo una delle canzoni più tristi che i "Brodders" abbiano mai scritto, Questioningly, l'epilogo di una storia d'amore che lascia profonde ferite
Questioningly her eyes looked at me
And then she spoke aren't you someone I used to know
And weren't we lovers a long time ago?
Looked at her close forced her into view
Yes, I said, you're a girl
That I once may have knew
But I don't love you anymore
Why do you want to talk to me for?
You should have just let me walk by
Memories make us cry

Le rasoiate punk rock non possono mancare anche se, seppur belle, sono leggermente inferiori agli inni del passato: I'm Against It è un manifesto nichilista con il suo rifiuto totale di tutto, in piena ottica punk rock
I'm against it
Well I'm against it
I'm against it
I don't like politics
I don't like communists
I don't like games and fun
I don't like anyone

mentre Go Mental  tocca il tema della pazzia, elemento che ha contaddistinto parecchie canzoni dei Ramones!
I'm going mental...
Staring at the goldfish bowl
Poppin' phenobarbitol
Life is so beautiful
I've gone mental
Mental..

Ad ogni modo il pezzo forte dell'album è I Wanna Be Sedated, due minuti di ritmo e melodia, una cantilena perfetta che si incastra in testa e non ne esce più. I wanna be... è il primo pezzo pop-punk della storia, palestra su cui i vari Green Day e Blink 182 hanno iniziato a strimpellare e sognare ed è forse il pezzo che i Ramones hanno davvero consegnato ai posteri.
Nella loro demenzialità hanno voluto mettere in musica la stressante vita on the road, il su e giù da un palco, l'incessante frenesia città, albergo, aereoporto ripetuta centinaia di volte.
Twenty-twenty-twenty four hours to go I wanna be sedated
Nothin' to do and no where to go-o-oh I wanna be sedated
Just get me to the airport put me on a plane
Hurry hurry hurry before I go insane
I can't control my fingers I can't control my brain
Oh no no no no no


In conclusione Road to Ruin può essere tranquillamente considerato il primo album del nuovo corso dei Ramones, è il primo tassello della loro evoluzione che li porterà attraverso gli anni Ottanta e Novanta, anche se lo zoccolo duro dei fans sarà sempre affezionato ai primi tre album, vero e proprio manifesto punk rock.
P.S.
Per quel che mi riguarda la copertina di Road to Ruin è uno dei più belli artwork di sempre!!!!!!!
http://www.ramonestory.it/  (portale italiano sul mondo ramonico)




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