domenica 17 gennaio 2016

Hawkdope Black Rainbows (HeavyPsych SoundsRecords 2016)













Molti non sanno che in Italia esiste una scena stoner ben radicata, ma relegata ad una nicchia di fans fedeli che affollano i pochi concerti di bands aihme sconosciute, ma estremamente valide. La curiosità mi ha portato mesi fa a presenziare ad un torrido concerto dei romani Black Rainbows, solida realtà  che spesso si imbarca in lunghi tour e presenzia ai maggiori festival stoner europei.
Non conoscevo nulla di questa band, ma alla fine del loro show sono corso ad accaparrarmi il vinile di Hawkdope,  ultima fatica discografica di una carriera che vede quattro album e svariati split album con altre bands della scena.
Le coordinate musicali sono la devozione ad un certo tipo di space-rock e al granitico hard rock anni Settanta: Black Sabbath, Hawkwind fino a Monster Magnet e Fu Manchu, epigoni della decade di rinascita stoner per eccellenza: gli Anni Novanta. Ma Hawkdope è molto di più, sono quaranta minuti di torrido rock and roll, fatto di polvere, groove e atmosfere sospese che poggia su riff che sembrano macigni, una sezione ritmica pulsante ed un sound saturo di fuzz e distorsione.
L'iniziale The Prophet è una mazzata tra capo e collo e come biglietto da visita non poteva esserci miglior inizio, cosi come la successiva Wolf Eyes, a metà tra i già citati Monster Magnet e i Mudhoney più acidi.
La title track è il primo episodio che da respiro al disco,un sound che poggia su arpeggi iniziali e porta la mente a vagare verso territori infiniti, spazi siderali che avrebbero fatto la gioia degli Hawkwind: otto minuti di puro godimento dove la mente è libera di espandersi e perdersi nei suoni della band romana.
Parafrasando il titolo di un pezzo presente in questo disco "Hypnotize my Soul with Rock and Roll", questo Hawkdope tiene inchiodato l'ascoltatore allo stereo, è talmente affascinante che ad ogni ascolto si percepisce qualche sfumatura nuova, senza perdere di vista il tiro ed il groove che hanno alcune canzoni (le sopracitate The Prophet e Wof Eyes come JesusJudge e Killer Killer Fuzz), cosi come il finale di Cosmic Pricker è lo zenit assoluto di questo album: quasi sette minuti di intensa composizione che parte lenta e sognante e piano piano cresce fino ad esplodere in un tripudio chitarristico di pregevole e trascinante bellezza.
In Europa hanno visto lungo ed i Black Rainbows sono una realtà ben radicata nel circuito stoner ed è un peccato che in Italia non abbiano ancora ricevuto il consenso che meritano.
Torrida Arte allo stato puro!!!
Black Rainbows Official Site
https://www.facebook.com/BLACKRAINBOWSROCK/
Hawkdope Spotify

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