Giusto poche settimane fa mi imbattei in un intervista a Dicky Barret, cantante dei bostoniani Mighty Mighty Bosstones, dove gli si chiedeva appunto il perchè di un nuovo disco della sua band. La risposta fu un semplice "It's damn good!" e, dopo aver ascoltato The Magic of Youth non posso che dargli ragione.
Sicuramente lo skacore non ha più quel successo che ottenne negli anni Novanta, ma in mezzo a nuove leve o squallidi revival ecco tornare sotto le luci della ribalta i padrini indiscussi di questo genere, coloro che quasi trent'anni fa inventarono questo micidiale mix tra le ritmiche ska e le chitarre elettriche punk rock.
Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma l'ottetto bostoniano non mostra il fianco e ci regala quasi quaranta minuti di ottima musica, veloce, energica e con un tiro che solo le grandi band possono avere e che spazza via come uno tsunami,la maggioranza di bands presenti sul mercato skacore(magari più veloci e frenetiche...ma la potenza è nulla se non si ha il controllo!).
Il disco si apre con The Daylights, giro di basso e via in un trionfo di fiati e ritmiche sincopate che vi faranno muovere i piedi fino a stramazzare al suolo. La successiva Like a Shotgun è più legata alla scena skabeat inglese ed in più di un occasione mi ha fatto venire in mente i Jam di Paul Weller, magari in un improbabile incrocio con gli Specials d'annata. Disappearing gira su toni più rock steady, una piccola tregua prima della bolgia che trascinera l'ascoltatore in danze sfrenate. Il pezzo da Novanta, a mio avviso, è They Will Need Music con i suoi cori potenti e trascinanti e quell'atmosfera vagamente "Dixieland", potrebbe trasformarsi nella loro "When the Saints go marching in". Il resto dell'album scorre via che è un piacere ed è davvero positivo sapere che nonostante i quasi trent'anni di carriera, i MMB abbiano ancora cosi tante cartucce da sparare.
Quindi procuratevi il loro ultimo album e date inizio alla festa!!!
www.bosstonesmusic.com
www.myspace.com/themightymightybosstones
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