domenica 6 ottobre 2013

In Utero Nirvana (Geffen Records 1993)












23 settembre 1993...5 aprile 1994..è passato meno di un anno dall'uscita dell'ultimo album dei Nirvana e il suicidio del suo leader Kurt Cobain, ma in questi solchi c'è davvero tutta la rabbia ed il disagio che il biondo cantante aveva accumulato aumentata a dismisura nei suoi ultimi anni di vita.
Ma partiamo dall'inizio, ovvero dall'eredità del pluripremiato  Nevermind, con la realtà Nirvana catapultata sotto le luci dei riflettori dei media e Cobain eletto a nuovo profeta dei teenager disperati del globo.
Il seguito però, nelle intenzioni della band, doveva essere anticommerciale, riportare i Nirvana ad una realtà underground meno artificiosa, il tutto a partire dal titolo, quell' "I Hate Myself and I Want to Die" tanto provocatorio quanto profetico che fece rizzare i capelli ai dirigenti della loro label discografica, timorosi della reazione che una frase cosi avrebbe potuto suscitare.
Come produttore viene scelto Steve Albini, guru di culto della scena indie americana, che ha il compito di riportare i Nirvana ad un suono più grezzo ed abrasivo, più punk, visto che Nevermind era riuscito a far breccia anche nelle orecchie delicate del mainstream targato MTV.
Con questo lungo preambolo andiamo ad analizzare quello che, a mio parere è davvero un grande album, che paga il peso di un eredità scomoda data dal suo platinato predecessore.
L'iniziale Serve the Servants ha come biglietto da visita la strofa iniziale
"Teenage Angst has paid off well/Now I'm boring old"
ovvero la risposta sarcastica a tutto il battage mediatico che ha investito Cobain e soci in quegli anni, la risposta rabbiosa di una band che è diventata ricca e famosa sfruttando, suo malgrado, rabbia, frustrazione e demoni interiori facendosi così portavoce di una generazione.
La successiva Scentless Apprentice è una spettacolare punk song, con un incredibile muro di chitarre che dichiara guerra alle facili melodie per il grande pubblico.
Una song come questa, insieme a Very Ape o Milk It, sono un sincero ritorno alle sonorità abrasive di Bleach, quel debutto che provocò un vero e proprio terremoto nel mondo alternative degli Anni Novanta.
Il primo singolo estratto fu HeartShaped Box, controversa canzone d'amore che Cobain scrisse per sua moglie Courtney Love e che la casa discografica volle "addomesticare" per lanciare il disco sul mercato.

She eyes me like a pisces when I am weak I've been locked inside your Heart-Shaped box for a week I was drawn into your magnet tar pit trap I wish I could eat your cancer when you turn back 
In Utero è interamente percorso dalla linea del dolore, ultimo testamento di una personalità che probabilmente aveva già intrapreso la strada del non ritorno. Dove le chitarre elettriche non graffiano ci pensano le parole a fare male, è il caso della introspettiva Dumb

my heart is broke 
But I have some glue 
help me inhale 
And mend it with you 
We'll float around] 
And hang out on clouds 
Then we'll come down 
And I have a hangover...Have a hangover


o di Pennyroyal Tea, caratterizzata da chiaroscuri fino all'esplosione rabbiosa del suo chorus.
Sit and drink pennyroyal Tea
I'm anemic royalty
I'm on warm milk and laxatives
Cherry-flavored antacids
(il pennyroyal tea è un infuso di erbe che, se assunto in grandi dosi può portare alla morte)

La stessa Rape Me è un provocatorio atto d'accusa contro chi ha speculato sul disagio personale di Cobain, sulla sua vita privata, sul suo personaggio messo spalle al muro e dissezionato per lo show business.
Se Tourette's è un assalto al rumore bianco con All Apologies si arriva alla perfetta chiusura, la sigla finale di una carriera breve ma intensa.
Ascoltando questa canzone, a posteriori, sembra davvero una canzone da titoli di coda, quella che ti lascia a pensare cosa ti è rimasto di un film appena visto.
In questa canzone Cobain sembra chiedere scusa a tutti, cerca una sorta di redenzione prima di accomiatarsi e farsi da parte.
La grandezza di un artista del suo calibro era quella di scrivere semplici, ma grandi canzoni, un innata capacità di trovare geniali melodie anche in mezzo a suoni dissonanti e feedback carichi di distorsioni.
I wish I was like you
Easily amused
Find my nest of salt
Everything`s my fault
I'll take all the blame
I'll proceed from shame
Sunburn with freezer burn
Choking on the ashes of her enemy

In the sun
In the sun I feel as one
In the sun
In the sun
Married, Married, Married!
Buried!

Col passare degli anni, sociologi, mass media, giornalisti e fans hanno cercato di sezionare ogni singola nota ed ogni singola parola di questo album, per cercare tutti i significati nascosti del malessere che quel 5 aprile 1994 fece partire un colpo di fucile.
L'unica cosa certa è che In Utero è davvero un grande album, il diretto successore di Bleach e va a chiudere il cerchio di quell'enorme scossone che i Nirvana diedero alla scena musicale degli Anni Novanta.
Hate your enemies
Save, save your friends
Find, find your place
Spin, spin the truth


www.nirvana.com
NirvanaItalia
spotify:album:4HACR8HgOYj1HH4vCZ3MVi


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