A volte il destino sa essere davvero strano se si pensa che una canzone pensata, scritta ed interpretata in poche ore, giusto per riempire il minutaggio di un disco, diventi un hit di successo mondiale, ma anche il manifesto di un genere musicale che sarebbe ancora dovuto venire.
Si perchè Paranoid, con due accordi basilari è diventata la canzone più famosa dei Sabbath, nonchè lo start up di tutto quel movimento heavy metal che si sarebbe sviluppato nel decennio successivo.
In origine questo album, il secondo per la band inglese, si sarebbe dovuto chiamare War Pigs, chiara invettiva contro i governi, in particolar modo quello americano colpevole della guerra in Vietnam. Ma per evitare la scure della censura, il management dei Sabbath cercò un escamotage e sentendo le potenzialità di Paranoid stravolse tutto rinominando l'album e trasformando la copertina con un immagine sfocata di un "samurai-cosmico" che brandisce una spada, quando all'origine il personaggio in questione avrebbe dovuto avere una maschera da maiale.
Ad ogni modo quello che viene consegnato alla storia è un disco fondamentale, capace di creare un suono nuovo, lontano dagli stilemi blues e folk di altre grandi band dell'epoca come Deep Purple e Led Zeppelin.
L'opener War Pigs, nonostante tutto, rimane una delle più belle canzoni della band, dove Ozzy si autoproclama gran cerimoniere recitando i suoi salmi carichi di odio contro i governi militaristi dell'epoca, mentre Iommi macina grandiosi riff saturi ed assoli di pregevole fattura, senza mai strafare,ma sempre calibrando le giuste note ed armonie.La batteria di Ward è scarna ed essenziale ma tellurica allo stesso tempo.
Generals gathered in their masses
Just like witches at black masses
Evil minds that plot destruction
Sorcerer of death's construction
In the fields the bodies burning
As the war machine keeps turning
Death and hatred to mankind
Poisoning their brainwashed minds, oh lord yeah!
L' altra perla dell'album è Iron Man, caratterizzata da un riff granitico di Iommi, che da solo farà da nave-scuola a tutte le successive bands doom e stoner dei due decenni successivi. La voce di Ozzy è distorta e robotica nei secondi iniziali per poi lasciarsi andare nella narrazione fantastica di un viaggiatore del tempo, che, essendo stato nel futuro ha visto la fine del genere umano.
Tornato nel suo passato per avvertire la gente, entra in un campo magnetico la sua pelle diviene d'acciaio (Iron Man) e lui perde l'uso della parola .Deriso dai suoi simili impazzisce ed in cerca di vendetta distrugge il genere umano facendo avverare cosi ciò cheha visto nel futuro.
Aldilà della storia inventata di sana pianta da Butler, da sempre appassionato di horror e sci-fi, la denuncia sociale è evidente, in un contesto teso per la Guerra Fredda ed il Vietnam, visto da ragazzi che uscivano dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale
Nobody wants him
He just stares at the world
Planning his vengeance
That he will soon unfurl
Now the time is here
For Iron Man to spread fear
Vengeance from the grave
Kills the people he once saved
Il resto dell'album offre altre perle come la ipnotica e sognante Planet Caravan oppure la schizofrenica Electric Funeral, cronaca di un ecatombe nucleare che si alterna tra parti lente ed altre più sostenute.
Su Hand of Doom, troviamo tanti spunti che verranno sfruttati negli anni a venire ( lo stesso termine "Doom" la dice lunga...), mentre il finale è affidato alla delirante Fairies Wear Boots, forse la canzone più leggera del disco, ma non di meno interessante.
A conti fatti questo è uno dei capisaldi della storia della musica rock che, oltre a regalare grandi pezzi ha dato vita ad uno dei generi musicali più popolari di sempre: l'heavy metal, con tutte le sue sfumature.
Più avanti i Sabbath sperimenteranno nuove soluzioni diventando sempre più i leader di un certo tipo di hard rock e guadagnandosi il rispetto incondizionato dei fans per i successivi 40 anni.
www.black-sabbath.com
spotify:album:714ndVxSx8lIWhQxdbcXIs